Cari lettori di WordPress, amici carissimi e lettori lontani, cari voi:
Un piccolo post per cercare di spiegare la mia prolungata assenza, e per far sì che questo post sia l’inizio di un nuovo inizio.
Quando ho iniziato a scrivere questo blog avevo alcune cose in ballo, ma non troppe.
Al momento invece, forse a voler essere precise dovrei piuttosto dire da qualche mese, divido la mia giornata in diverse fettucce.
Alcune sono più tirate, altre più fitte, altre ancora quasi assenti al tatto. Capita, capita di avere momenti di attività bulimica e scomposta. Ma quando capita, ahimè, il primo tasto a venir danneggiato, per quanto mi riguarda, è proprio quello della lettura e della scrittura.
Leggendo poco, mi innervosisco ancora di più; forse perché passare poco tempo fra i libri è come passare poco tempo con se stessi, o forse perché ho bisogno di sperare e vedere un mondo migliore, sicuramente diverso da quello che ci vuole fatti di identità digitali e di profili della più becera, odiosa fittizia.
Cari miei, sto lavorando a molti progetti, il più grande è quello di diventare la persona lavorativa che mi sento. Insegnare è un verbo, ma saperlo coniugare è ben altra cosa. Saperlo spiegare è ben altra cosa, è un viaggio che non finisce mai. E forse, nell’attesa di un paziente giorno di primavera che già sta arrivando, meglio allora prepararsi un aromatico caffè con occhiali al seguito, una matita e fogli di carta. C’è tempo per tutto, e quando sembra che non ci sia, è giusto far di tutto perché, invece, il tempo ritorni.
A presto, cari miei.
Con affetto,
Guendalina